domenica 18 maggio 2008

Trenitalia


In occasione della mia partecipazione all’ITF di Rimini prenoto il treno Eurocity 143 in partenza da Genova Principe alle 13.19 ed in arrivo a Milano centrale alle ore 14.50 per poi cambiare treno e prendere l’Eurostar 9419 in partenza sempre da Milano centrale alle ore 15.05 e arrivo a Rimini alle ore 17.50.
Il primo treno (l’eurocity) arriva a Genova con 25 minuti di ritardo e parte poco dopo per arrivare a Milano con un’ora di ritardo; coincidenza saltata e come motivazione addetta dal personale è stata colpa del ritardo patito nella tratta francese (domanda e i 40 minuti persi nella tratta Genova Milano?).
Gia questa motivazione oltre al fatto di aver perso la coincidenza indispone ma il meglio purtroppo doveva ancora accadere.
Come da regolamento all’arrivo bisogna recarsi in presso l’ufficio assistenza al pubblico, farsi apporre un timbro sul biglietto per poter poi prendere il primo treno utile per la destinazione finale.
Nello specifico dopo una coda di 10 minuti finalmente il mio turno, come da manuale l’impiegato riferisce che posso prendere il primo treno utile per la mia destinazione omettendo di avvisarmi che ho diritto ad un rimborso; ma alla specifica domanda “chi mi rimborsa la differenza? un biglietto Eurostar costa di più di un biglietto ordinario” mi sento rispondere che dovrò recarmi presso un altro sportello, farmi annullare il biglietto e contestualmente farne un altro e ricevere così la differenza o in alternativa tentare di prendere il primo treno utile e rinunciare al diritto del rimborso.
Noto e rimarco l’estrema scorrettezza di tale procedura; il tutto depone a favore della malafede del “sistema” che sfrutta l’ignoranza del cliente per ottenere una “mancia” (per non usare altre parole più forti) non dovuta e ingiustificata.
Si paga di più per avere il diritto ad un disservizio e conseguente disagio.
Per la cronaca sono arrivato a Rimini alle 20.40 anziché alle 17.50 con quasi tre ore di ritardo.
Viaggio di ritorno; Rimini Genova.
Partenza alle ore 18.09 su treno Eurostar con destinazione Voghera alle ore 20.47 ; il treno viaggia in perfetto orario e tutto sembra scorrere bene; giunti in prossimità della stazione di Broni succede l’ignoto, il treno si pianta e si ferma (ovviamente ai viaggiatori non è dato sapere il perché), riparte lentamente dopo una ventina di minuti.
Come sopra salta la coincidenza, l’Intrecity Plus Meneghino in partenza alle ore 20.55 da Voghera era bello e fumato; a questo punto rimane il treno regionale 2525 che prendo per il “rotto della cuffia” altri 5 minuti di ritardo e si sarebbe perso pure quello.
Il treno è strapieno, tanto che per far posto hanno dovuto “declassare” una carrozza di prima classe.
La carrozza è lurida tanto che fa quasi schifo sedersi, il poggiatesta è l’apoteosi del lerciume, i sedili hanno una patina scura di sporco su cui si evidenziano macchie dei più disparati tipi e origini, il pavimento è un vero porcile (qui la colpa non è solo delle ferrovie anche se da parte loro una spazzata ogni tanto non farebbe male).
La prima cosa che penso è perché qualche azienda produttrice di detersivi non fa produrre uno spot pubblicitario tentando la sfida impossibile cioè pulire e smacchiare i sedili e i poggiatesta.
Finalmente si parte, ma dopo pochi chilometri succede di nuovo “l’imprevisto”, nella carrozza in cui mi trovavo salta la corrente elettrica e alla prima stazione (Arquata Scrivia) ulteriore sosta; dopo alcuni vani tentativi di rimessa in funzione dell’impianto elettrico veniamo invitati a spostarci sulle altre carrozze in quanto non si può viaggiare a luci spente.
Finalmente dopo tanto si arriva a Genova alle 23.20…. in ritardo con supplemento.
P.S.
Alcuni suggerimenti per le Ferrovie:
- se non siete capaci di rispettare gli orari modificateli e correggeteli con quello che siete capaci di fare in modo che il cliente non si senta preso in giro;
- fate manutenzione ai treni, sono dei vero rottami, date una pessima idea all’ospite che viaggia in queste condizioni ovvero date l’idea di essere ferrovie da terzo mondo;
- pulite i treni; quelli in cui ho viaggiato erano dei porcili;
- tenete un rapporto di maggiore correttezza nei confronti del cliente, evitate i sotterfugi per raggranellare soldi e semplificate le cose (ad esempio se un controllore a bordo emette un biglietto non si capisce perché non possa anche certificare un ritardo per il rimborso da incassare in una qualsiasi stazione ferroviaria italiana) ne guadagnate in immagine e a seguire anche i vostri utili ne trarranno profitto.