giovedì 28 dicembre 2006

3 Media Mobile Company

All’inizio del mese di dicembre attratto dalle alletanti offerte pubblicizzate decisi di comprare in internet nel sito ufficile della 3 un telefoniono, per pagare utilizzai la carta di credito ricaribile. Dopo circa 10 giorni (era ormai il 22 dicembre) considerato che nulla mi era stato recapitato e che la visualizzazione dell’ordine mi dava la dicitura “in elaborazione” ormai sconsolato chiamai l’apposito numero del servizio clienti, l’operatore di turno con fare molto professionale si scusò dell’inconveniente, adducendo che con le feste natalizie e con l’alto numero di richieste di telefonini putrobbo il pacchettino sarebbe errivato dopo natale e che loro per prassi in tempi normali evadono le richieste in 3 giorni lavorativi. Ieri l’amara sorpresa il mio ordine di acquisto era stato cancellato, senza alcun avviso malgrado avessero le mia mail ed il numero di telefono su cui contattarmi per eventuali comunicazioni. Immeditamamente ho fatto l’estratto della carta di credito e ovviamente i 179 euro (il costo del telefonino) erano latitanti. Immediatamente contatto l’assistenza clienti e l’operatore di turno mi riferisce che il mio ordine era stato cancellato in quanto non visualizzavano la mia carta di credito al che alle mie rimostranze che comunque i soldi mi erano stati prelevati mi suggeriva 2 numeri di telefono per sporgere le mie lamentele di cui uno a tariffazione 199 (della serie oltre che cornuti pure mazziati) e l’altro corrispondente ad un fax. Constatato il muro di gomma su cui ero andato a cozzare chiamo la banca su cui è appoggiata la carta ricaricabile e vengo a sapere che la 3 ha chiesto se c’era la copertura della cifra pattuita; ottenuta la risposta affermativa ha prenotato i soldi i quali vengono posizionati in un’area temporanea in cui rimangono fino alla richiesta ufficiale e comunque fino ad un massimo di 20 giorni lavorativi dopodichè in assenza di conferma ufficiale vengono reimmessi nel circuito della carta prepagata a disposizione del titolare. Palesemente la 3 s’è ben guardata da svincolare immediatamente la cifra pattuita, per cui ora la carta è inutilizzabile salvo pagare ulteriore ricarica con relative commissioni in attesa delle restituzione dei contanti. Complimenti per la correttezza commerciale da veri professionisti.

martedì 26 dicembre 2006

Buon Natale

Anche se in ritrado lo auguro a Tutti, putroppo non sono molto presente in questi giorni a causa di impegni lavorativi, e chi è turnista mi può capire.
Rinnovo i miei aguri a Tutti, alle Vostre famiglie e ai Vostri affetti.
Buon Natale!

giovedì 21 dicembre 2006

Televisione e Sky

Le mie riflessioni prendono spunto da quanto scritto dall’amico bloggher di Rumor e Risparmio (leggi qui) sulle partite di calcio viste alla televisione. Ieri sera avevo degli amici ospiti e per l’occasione si faceva “zapping” sui vari canali di Sky calcio; vi è stato un attimo in cui una telecamera riprendeva in primo piano l’allenatore della Lazio che proferiva epiteti irripetibili nei confronti di un giocatore dell’Inter reo di non aver allontanato il pallone dal campo di calcio (la definizione del labiale era semplicemente da favola). Constatato che ormai in una partita di pallone ci sono più telecamere che fili d’erba mi domando che cosa puo apprendere un giovane d’oggi da tali comportamenti? (sicuramente come insultare il prossimo poi non saprei). Che senso ha attualmente la definizione di sport e lealtà sportiva anche dopo quanto è successo con calciopoli? (finito tutto a tarallucci e vino) che messaggio recepiscono i nostri figli? (rubare è lecito) e più in generale che messaggio si apprende dal bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti?

martedì 19 dicembre 2006

Pochi spunti

E un periodo in cui domina la scarità di idee, borsisticamente parlando vi è poco da dire siamo sui massimi, siamo in chiusura d’anno, periodo in cui le borse le borse notoriamente tirano, vuoi per far chiudere con il saldo positivo i fondi (se non sbaglio ultimo venerdì dell’anno) abbellendoli ulteriormente, vuoi per raggranellare ulteriori commissioni di performace a gestioni varie et motivi simili. Si può obbiettare che sono tre anni che si corre quindi un’eventuale correzione potrebbe anche iniziare prima della canonica chiusura d’anno, ma si sa ci sono tanti polli da spennare e l’ingordigia delle banche non ha fine…. Detto questo avrei una mezza idea di ricercare fra i vari membri dell’esecutivo attualmente al governo che correlazioni ci siano fra loro e sistema assicurativo / banco-assicurativo, il TFR e la previdenza complementare sono un bel piatto su cui mangiare.

venerdì 15 dicembre 2006

Ciao Clay

Eri, sei e rimmari un “grande”. Grazie per le gioie che ci hai regalato al volante di una F1 e ancora di più grazie per tutto quello che hai fatto dopo, su una sedia a rotelle abbandonato dal grande circo. Grazie.

Farmaceutici, tante scommese poche certezze. -parte due-

L’anno a venire porterà molte opportunità di acquisto interessanti a causa della scadenza di parecchi brevetti. E’ utile sapere che negli stati uniti la casa farmeceutica X produce il farmaco “pincopalla” che genera cassa; dopo un certo numero di anni il brevetto di questo medicinale scade e il farmaco transita nella categoria “generico” per cui l’azienda che detiene il brevetto lo cede a terzi per la produzione “da bancone”. Le stesse assicurazioni sull’assistenza sanitaria preferiscono rimborsare le spese per farmaci generici, per ovvi motivi di economicità e a ruota anche la popolazione per gli stessi motivi. Personalmente nella mia lista di titoli da monitorare inserirò un paio di aziende a produzione “generica”. Dico solo due parole su un titolo biofarma quotato anche nella nostra borsa: Cell Terapeutic, la mia opinione è che sia un’azienda sull’orlo del baratro e sinceramente ha un pessimo rapporto fra rischio ed eventuale rendimento. I cerini accesi in mano non mi sono mai piaciuti.

giovedì 14 dicembre 2006

Farmaceutici, tante scommese poche certezze. -prima parte-

Da anni colossi farmaceutici quali Merck, Pfizer (nel mercato americano) e tante altre aziende che non cito attirano l’interesse dei trader, alcune falliscono (o vengono fatte fallire), altre riescono nelle spertimentazioni e fanno la felicità di chi possede. E utile fare una premessa, la ricerca in campo medico ha costi di gestone enormi, per cui ben poche nazioni possono permettersi di mettere mano al portafoglio e finanziare la ricerca, da qui necessariamente queste aziende “Biotec” vivono prevalentemente grazie a donazioni private. Negli Stati Uniti ed in Canada la cultura Calvinista è molto radicata nella popolazione e colossi industriali quali ad esempio Microsoft ed altri elargiscono ingentissime somme per le ricerche sulle varie malattie. E tipico per la loro mentalità cercare di “passare alla storia” per aver fatto qualche cosa di importante per la popolazione. Queste piccole “fondazioni” una volta trovato il farmaco lo brevettano e lo rivendono ai vari colossi incassando fior di diritti. In pratica se cercate nel listino Nasdaq queste “aziende specializzate” ne trovate a bizeffe, purtroppo quello che noi non sappiamo o lo sappiamo con notevole ritardo è che questi titoli hanno delle oscillazioni paurose solo grazie a rumors e class action di cui ne veniamo a conoscenza con notevolissimo ritardo; inoltre rammento che la legislazione Americana è molto diversa dalla nostra e chi opera sul Nyse o sul Nasdaq sa benissimo che su questi mercati non esiste la sospensione per eccesso di rialzo-ribasso. La maggior parte di questi titoli sono titoli da “casinò” ovvero solo uno su mille genera cassa e produce utili.

lunedì 11 dicembre 2006

Politica

Rimango sconcertato ed allibito nel leggere le dichiarazioni di Prodi al motorshow di Bologna; per la prima volta dopo anni viene fatta una manifestazione contro un governo e la sua legge finanzia di solo tasse per tutti, dove la partecipazione della gente è elevatissima, spontanea, non pagata e non organizzata dal sindacato, dove la gente è incazzata nera contro quell’imbecille che è l’attuale Presidente del Consiglio (scritto in maiuscolo solo per rispetto all’istituzione, non al personaggio), dove anche i sindacati a Mirafiori per la prima volta vengono sonoramente fischiati e contestati dalla base. Bene secondo il “bidello” Prodi si tratta di una sparuta minoranza di contestatori e il tutto è organizzato. Forse un po’ più di umiltà non guasterebbe

giovedì 7 dicembre 2006

Alitalia

Rispondo all’appello dell’amico Steve. Cosa altro dire, sono già stati scritti fiumi di parole. Le cause di questa voragine finanziaria sono tante, troppe, ma le principali sono due; la prima è la totale dipendenza dei vari politici di turno, che per meri interessi elettorali e privati complice una totale incapacità imprendotoriale hanno portato verso il default questa azienda; la seconda l’inettitudine dei sindacati in aggiunta alla rigidità del nostro sistema lavorativo. Se da una parte i dipendenti alitalia percepiscono uno stipendio (comprensivo delle varie voci) più basso rispetto ad altre aziende concorrenti è anche vero che godono di privilegi che altre aziende concorrenti non hanno. E’ molto interessante il raffronto fra la flotta Alitalia e la flotta Ryanair (quanti aerei hanno in gestione e la tipologia), inoltre consiglio la lettura di questo articolo del Sole 24 ore in cui si fanno dei paragoni con le aziende concorrenti ed eventualmente interessate ad una presunta aggregazione, il giudizio che si trae è da azienda da default. Non so chi si accollerà Alitalia, chiunque lo farà lo farà solo per speculare alle spalle dei piccoli risparmiatori; personalmente sto alla larga da questo titolo, la media mobile a 200 è posta attualmente a 0,9255. Meditate gente, meditate prima di rimanere con cerino acceso in mano.

martedì 5 dicembre 2006

Foglio di via

per il governo Prodi. Questo si leggeva sugli striscioni esposti durante la manifestazione di protesta odierna delle varie forze di Polizia. Mi sembra quantomeno grottesco l’aumento lordo di 5 euro mensili stabilito dalla legge finanziaria, anche se da un esecutivo che libera delinquenti e terroristi, vara sanatorie peri i clandestini, intitola sale agli aggressori delle forze dell’ordine durante il G8 di Genova era abbastanza prevedibile.

lunedì 4 dicembre 2006

Bidone d'oro

Eccolo il vincitore, Adriano il peggior calciatore della serie A, seguito a ruota da Gilardino e da Oliveira. Milano si riconferma la migliore piazza per rifilare bidoni calcistici. Lo stipendio di questi calciatori (comprensivo delle varie voci), si aggira sui 3 milioni di euro cadauno all'anno (e sono di manica stretta), il tutto per tirare 4 calci ad un pallone. Ogni commento è superfluo.

venerdì 1 dicembre 2006

Cosa bolle in pentola - seconda punata

Sinceramente non vedo un crollo clamoroso delle borse non siamo ai livelli del 2000, i prezzi dei titoli sono diversi, ora sono abbastanza allineati, il privato non opera quasi più in borsa e il mercato è dominato dai fondi. Durante la bolla si parlava dei titoli azionari anche al bar, oggi questo non accade, però di contro, vi è il rovescio della medaglia ovvero dando mano libera ai fondi questi possono dopare il mercato e fare il bello e cattivo tempo. Erroneamente abbiamo la convinzione che il più alto debito del mondo sia quello americano seguito a ruota dal nostro, nulla di più sbagliato. Il Giappone ha il più alto debito al mondo, circa il 165% contro un 115% nostrano, e per resistere quella banca centrale lavora in modo artificioso, mantenendo i tassi di interesse quasi a zero e svalutando in continuazione lo yen; cosa per altro già vista nella nostra Repubblica negli anni 80. Analogamente attorno al 1980; prima del declino, il Nikkei quotava quasi 40.000 punti, i prezzi degli immobili in quell’area geografica erano alle stelle (forse un po’ più bassi rispetto al valore attuale), mi domando cosa accadrebbe ora se ci fosse un crollo nel settore immobiliare sia da noi che in america? quando e soprattutto come ci riprenderemmo? In Asia e non solo lì c’è uno scenario inquietante.