mercoledì 31 ottobre 2007

Venti di guerra parte 2

Leggendo alcuni libri di Edward Lutwak ho imparato che gli armamenti utilizzati nelle guerre variano in base ad una serie di fattori e uno di questi è la morfologia ed il clima di un determinato territorio. Esempio un battaglione di carri armati pesanti in un territorio montano con valli strette e ripide è perfettamente inutile come è inutile un sistema di difesa antiaereo concepito con tecnologia radar in un territorio analogo.

Attualmente l'area calda dove vi è una forte possibilità di conflitto armato è il medio oriente.

La guerra del Golfo del 1990 e la recente guerra contro Saddam hanno visto il trionfo di alcune tipologie di armi quali i missili Patriot o alcune tipi di bombe “intelligenti” (pessimo termine per definire uno strumento di morte e distruzione).

Le principali aziende che trarrebbero benefici da un eventuale conflitto in area medio-orientale sono Honeyweel (HON Bilancio aggiornato) settore aerospaziale (missili) e chimico; Newport Corporation (NEWP bilancio annuale 2006) tecnologie laser applicate in campo militare, Northrop Grumman ( NOC bilancio aggiornato) solo per citarne alcune .

L''intero settore è in piena forza, ma per entrarvi in ottica lunga è necessario, oltre ai vari studi sul singolo titolo, sapere a quanti e a quali candidati per le elezioni presidenziali le società hanno elargito sovvenzioni per la campagna elettorale; il rischio è di entrare in titoli che quotano ai massimi assoluti e rimare impantanati per le più svariate cause. Nel malaugurato caso di recessione economica (ricordo che è una delle fasi del mercato) il settore difesa e areospaziale potrebbe diventare trainante per la successiva fase di ripresa economica.

martedì 23 ottobre 2007

Venti di Guerra

«L’America non corre un rischio immediato di recessione - afferma Lawrence Klein, premio Nobel per l’economia del 1980 - la nostra è infatti un’economia di guerra dove, per esempio, la caduta verticale dei prezzi immobiliari può essere compensata dalla domanda di armamenti e nell’occupazione delle nostra gioventù al fronte».

Purtroppo dal mio punto di vista questa affermazione è maledettamente vera.

Se guardo ai corsi della storia vedo molte analogie con il presente, la grande crisi degli anni 30 sfociò nella seconda guerra mondiale dove avvenne un “reset” del sistema economico e vi fu una ripartenza fino al boom degli anni 60.

I venti di guerra attualmente soffiano dove c'è il petrolio, l'Arabia Saudita sta preparando un esercito di 35.000 uomini ufficialmente per proteggere le sue strutture petrolifere da eventuali attacchi e il programma addestrativo dei militari è curato dalla Lockheed Martin (LMT bilancio 2006 la trimestrale odierna è in corso di presentazione). Questo piccolo esercito di “mercenari” (i sauditi nativi non lavorano grazie ai proventi del petrolio) ha una duplice funzione: essere impiegato a difesa dei pozzi e/o essere una piccola “testa di ponte” per un eventuale attacco all'Iran.

Iran: ha il 16% delle riserve mondiali di gas e il 10% di quelle petrolifere, è considerato uno “stato canaglia” ed è al centro delle tensioni internazionali, ad oggi è il principale motivo di attrito tra la politica estera Statunitense ed Europea rispetto a quella Russa; quest'ultima è la principale fornitrice di armi e tecnologia per lo sviluppo nucleare di quel paese.

Turchia e Curdistan: putacaso una buona parte dei giacimenti petroliferi Irakeni è in Curdistan, e considerata la debolezza del governo Irakeno lacerato tra lotte intestine terrorismo ed altro l'occasione è ghiotta. Ufficialmente gli Stati Uniti sono contrari a questa operazione militare creata ad arte per debellare il terrorismo Curdo ma di fatto forniscono tecnologia e armamenti all'esercito turco.

L'industria militare e “l'indotto” collegato potrebbe essere un settore in forte espansione in caso di crisi economica e o recessione.

In questi giorni proseguirò elencando alcune delle principali aziende belliche e collegate che potrebbero avvantaggiarsi in caso di guerre.

mercoledì 17 ottobre 2007

Petrolio

Negli ultimi mesi il prezzo del petrolio continua a macinare record su record, siamo passati dai 60 $ al barile da inizio anno ai prezzi attuali, la crescita sembra inarrestabile e molti “guru” lo vedono a 90-100$ al barile.

La situazione è anomala.

Infrastrutture: raffinerie, sono obsolete, dal 1976 negli Stati Uniti non ne vengono più costruite, vi è stata solo qualche espansione di impianti preesistenti ma nulla di più; i motivi sono prevalentemente due: i costi per la costruzione di nuovi impianti sono proibitivi a causa del salire del prezzo dell'acciaio e del cemento, inoltre vi è una maggiore coscienza ecologica delle comunità per cui non vogliono raffinerie nelle aree di loro pertinenza.

Produttività: le industrie di raffinazione non riescono a tenere il passo con la domanda e la loro capacità produttiva al momento è circa all'88,3 delle potenzialità.
Vi è inoltre un grosso problema legato all'interruzione elettrica che di fatto paralizza gli impianti in alcune aree geografiche durante la stagione degli uragani.

Difficoltà a reperire personale specializzato nel settore (geologi, ingegneri qualificati ecc.) e scarso interesse delle nuove leve universitarie verso questa tipologia di industria.

Situazione internazionale confusa.

Venezuela: la produttività diminuita del 25% e attualmente è in continuo declino a causa della politica effettuata dal presidente Chavez in cui ha dapprima licenziato il 75% dei manager della compagnia petrolifera statale (Petroleos de Venezuela) e sta creando difficoltà alle due multinazionali presenti sul territorio Exxon Mobil (trimestrale il 1 novembre XOM bilancio) e ConocoPhillips (trimestrale 24 ottobre COP bilancio).
Russia:
il 22 giugno ha costretto la BP ( 23 ottobre trimestrale BP bilancio anno 2006) a vendergli la quota di controllo dei giacimenti di gas siberiano di Kovykta per 700 milioni di $, un valore infinitesimale rispetto alla potenzialità del sito; analogamente, un anno fa, ha costretto la Royal Dutch Shell (25 ottobre trimestrale RDSB bilancio) a rinunciare al progetto di controllo degli impianti di Sakhalin e sta rivolgendo analoghe pressioni alla Exxon Mobil per un sito adiacente. La produzione russa è in aumento del 2% annuo, in forte calo rispetto a un paio di anni fa e l'esportazione di materia prima ne risente vistosamente.
Iraq
: la produzione attuale è inferiore rispetto al periodo pre bellico.
Iran
: L'industria nazionale è in declino a causa dell'embargo estero.
Messico
: grosse difficoltà in tutta la catena produttiva a causa della carenza di investimenti esteri.
La richiesta di petrolio è in aumento a livello globale ma senza investimenti specifici nel settore la produzione industriale cala.
Ai prezzi attuali stati quali Russia, Venezuela ed altri con grandi riserve di gas e petrolio preferiscono estrarlo e produrlo in proprio, favorendo in questo modo le industrie nazionali, piuttosto che venderlo alle multinazionali.

Valero Energy (6 novembre trimestrale VLO bilancio), Chevron (2 novembre trimestrale CVX bilancio), Marathon Oil (1° novembre trimestrale MRO bilancio), ConocoPhillips, Sunoco (1° novembre trimestrale SUN bilancio) e Suncor (trimestrale 25 ottobre SU bilancio) hanno emesso profit warning con utili rivisti in forte calo rispetto alle previsioni eppure le quotazioni dei titoli non ne hanno risentito.

Forse siamo in fase distributiva.

lunedì 15 ottobre 2007

In che mani siamo ....

Ieri sera ho visto la punatata di Report su Rai 3 "Il banco vince sempre" , consiglio di leggere il testo della puntata ( cliccare qui ) o appena sarà possibile vederla sul proprio PC in Streaming.
Dire allucinante è ancora essere ottimisti; vedo molte ombre adensarsi nei prossimi anni. Purtroppo questa è la classe dirigente che abbiamo. Riversare i debiti sulle generazioni future è la prassi e siamo solo agli inizi; chi è al governo cito ad esempio il ministro per gli affari regionali e le autonomie locali Linda Lanzillotta è pure stato consulemte dal 2001 al 2006 per JP Morgan una delle banche internazionale che facevano-fanno sottoscrivere agli enti locali i derivati; sempre chi governa se ne guarda bene dal disinnescare questa bomba ad orolegria.
La generazione che verrà purtroppo alla faccia di tutte le belle parole profuse da "topo gigio Veltronix" forse non avrà neanche gli occhi per piangere.

giovedì 11 ottobre 2007

Settore farmaceutico e disturbi del sonno P2

Tralasciando le varie fasi della sperimentazione è utile chiarire che quando un’azienda richiede alla FDA l’approvazione di un brevetto farmaceutico ottiene tre tipi di classificazione: A Approvato; B Approvabile, sostanzialmente vuol dire fornire ulteriori specifiche e fare ulteriori studi mirati; C Non Approvabile. Spesso le aziende in caso di giudizio C chiedono chiarimenti alla FDA per condurre ulteriori test clinici ma più spesso abbandonano i loro progetti di sperimentazione che ribadisco sono estremamente costosi.

Negli Stati Uniti molti farmaci per curare l’insonnia vengono venduti direttamente ai consumatori senza prescrizione medica e, in questo caso le vendite vengono influenzate dalla pubblicità fatta dai media, televisione e giornali in primis; la vendita dei farmaci generici copre i due terzi della quota di mercato.

I principali farmaci in commercio sono:
l’ Ambien , la cui molecola originale era fabbricata dalla Sanofi Aventis (SNY bilancio 31 ottobre p.v. quadrimestrale) dclassato a “generico” dal 23 aprile e la nuova versione del farmaco New Ambien, a rilascio controllato del principio attivo, brevettato ed approvato di recente, sviluppato e prodotto dalla Sanofi per non perdere quote di mercato;
Lunesta
farmaco brevettato dalla Sepractor (SEPR bilancio ) il cui prodotto attualmente è l'unico approvato per l'uso a lungo termine;
il Temazepam (generico); e per finire lo Zolpidem (generico).

Sanofi attualmente per contrastare la perdita di introiti causati dalla scadenza del brevetto oltre alla nuova versione a rilascio controllato, ha allo studio un'altra dozzina di varianti e ha stretto alleanze con Eisai (colosso farmaceutico giapponese) e GalaxoSmithKline (GSK bilancio 24 ottobre p.v. quadrimestrale) per la produzione e vendita del farmaco in Giappone ed Europa.

Nella categoria "Flop" segnalo il Goboxadol prodotto dalla Merck (MRK bilancio 22 ottobre p.v. quadrimestrale) un collaborazione con la svedese Lundbeck progetto abbandonato di cui rimangono alcune idee interessanti e non ultreiormente sviluppate.

Nuovi farmaci in avanzata fase di ricerca (B fase III) sono prodotti dalla Somaxon (SOMX bilancio ) e Neurocrine Biosciences (NBIX bilancio ) e dovrebbero essre prodotti e commercializzati fra la fine dell'anno e l'inizio del 2008.

mercoledì 10 ottobre 2007

Settore farmaceutico e disturbi del sonno.

Il sistema sanitario americano è profondamente diverso dal nostro, ed è basato sul mercato assicurativo privato; per capirne di più vi consiglio la lettura di questo file (clicca qui).

I costi della sanità pubblica americana stanno notevolmente aumentando e attualmente negli USA vi sono circa 47 milioni di persone prive di copertura sanitaria (il 15% della popolazione) in quanto non assicurate e non aventi diritto per reddito a prestazioni gratuite e o calmierate. Nell'ultimo anno vi è stato un aumento del 5% di questa particolare categoria; dati allarmanti e, alla luce delle statistiche in deciso aumento. Ho già scritto qualche cosa sull'argomento in giugno (qui) e ribadisco il concetto scritto nella parte finale del post sulla scadenza dei brevetti e sue conseguenze sulle aziende produttrici.

Premesso ciò in passato ho detto di non essere particolarmente attratto dal settore, tuttavia devo ricredermi e inizio a monitorare attentamente alcune case farmaceutiche specializzate nella produzione di farmaci per curare le malattie del sonno. In USA circa 25 milioni di persone soffrono di insonnia cronica, non entro nelle cause del perché una così vasta parte della popolazione è colpita da tali sindromi, non sono un medico ma cerco uno spunto borsistico sui dati.

I dati dicono: il valore di mercato di questo settore farmaceutico era nel 2001 pari a 1,3 bilioni di $; nel 2006 valeva 4,6 bilioni di $ con una crescita annua pari al 29%; le prescrizioni mediche sono salite da 30 milioni a 56 milioni nello stesso periodo.

Approssimativamente circa 70 milioni di persone negli stati uniti soffrono di insonnia regolare e o occasionale e solo il 10-12% di essi tenta un trattamento di profilassi, la quota rimanente non segue la terapia solo per paura di subire gli effetti collaterali dei farmaci stessi (stordimento, riflessi ritardati ecc.). Recentemente nuovi studi delle comunità scientifiche hanno dimostrato una elevatissima correlazione tra le malattie del sonno e l'insorgenza di malattie cardiovascolari.

Attualmente sono allo studio una dozzina di farmaci in avanzato stato di sperimentazione (fasi II e III) e alcuni prossimi all'uscita in commercio.

S E G U E....

martedì 9 ottobre 2007

Un po di buonumore...

Una ragazza siciliana di 16 anni torna a casa e, sconsolata, annuncia ai suoi genitori :"Papa’ , Mamma, sono incinta..."
Il padre, fuori dalla grazia di Dio, impugna una pistola e chiede chi e’ quel bastardo e giura sulla Madonna che lo va ad uccidere.
La ragazza:"..ma e’ un tipo perbene, fara’ fronte alle sue responsabilita’!"
A quel punto, si ferma un'auto di grossa cilindrata nel cortile della cascina e ne scende un uomo molto distinto. Saluta la famiglia riunita, si siede di fronte ai genitori impietriti e, guardandoli negli occhi, dice:
"Ho avuto una storia con Vostra figlia, pero’ i miei impegni familiari mi impediscono di andare avanti con lei. Detto cio’, sono un uomo d'onore, e voglio rimediare al torto che subite. Non intendo lasciare ne’ lei ne’ il bimbo nel bisogno, ecco perche’vi propongo, se vi va, l'accomodamento seguente:- Se nasce un figlio gli intesto un conto corrente dove depositero’ un milione di euro, e aggiungero’ 5 concessionarie auto in tutto il paese. Se le nasce una figlia, anche lei avra’ diritto ad un conto da 1 milione di euro, ma al posto delle concessionarie auto, le intestero’ 10 saloni di parrucchiere su Palermo e Catania. Se invece dovesse malauguratamente perdere il bimbo.......... " Il padre lo interrompe mettendogli la mano sulla spalla e gli dice: "te la scopi di nuovo, che problema c'e’... "

giovedì 4 ottobre 2007

Elezioni presidenziali USA 2008 seconda parte

Lo società di tecnologia premono sui candidati a futuro Presidente per una revisione totale della politica dei visti speciali di ingresso per studenti stranieri che studiano nelle università americane e che desiderano lavorare negli Stati Uniti; le aziende tecnologiche sono avide di impiegati stranieri altamente istruiti e sostengono che la politica dei visti di ingresso attuale è troppo restrittiva. Microsoft ha aperto un ufficio di sviluppo e progettazione a Vancouver (Canada) impiegando la maggior parte del personale che ha avuto negato il visto di ingresso negli Stati Uniti.
McCain è un fervido sostenitore di questo tipo di riforma, mentre la posizione di Edwards è meno favorevole alle società tecnologiche in quanto richiederebbe ai datori di lavoro di dover dimostrare che non hanno personale americano da assumere prioritariamente.

La riforma dei processi per la tutela dei brevetti e modifiche sostanziali alla legge che li regola è di estremo interesse per molte società quali HP e Microsoft; ad esempio quest'ultima spende ogni anno circa 100 milioni di $ in cause varie per brevetti copiati e, a secondo delle modifiche effettuate (in senso restrittivo o permissivo), alcune società farmaceutiche e di biotecnologia quali Johnson & Johnson (JNJ Nyse bilancio) Amgen (AMGN Nasdaq bilancio) e Qualcomm (QCOM Nasdaq bilancio) potrebbero trarre vantaggio o essere notevolmente penalizzate.
Obama, McCain ed Edwards hanno preso posizioni molto forti sulla possibile riforma dei brevetti e in particolare tutti e tre i candidati sostengono che la legislazione sul diritto d'autore deve cambiare radicalmente per migliorare la qualità del brevetto e ridurre le controversie legali.

Il confronto fra i candidati delle opposte fazioni su come ampliare l'alta velocità di internet estendendola ai piccoli borghi rurali coinvolge numerose aziende del settore; prevalentemente il dibattito ha numerose tipologie di aziende interessate: in prevalenza compagnie telefoniche e aziende produttrici di cavi.
Obama ha proposto di implementare l'utilizzo della banda larga al fine di creare posti di lavoro nelle aree urbane povere e una revisione delle imposte pagate dalle compagnie telefoniche; McCain la cui moglie è il presidente della Anheuser-Busch (BUD Nyse bilancio) da monitorare in caso di elezioni vinte...) propone di rivedere la legge federale per promuovere la competizione nei servizi internet. Le principali società interessate sono AT&T ( T Nyse bilancio), Verizon Communications (VZ Nyse bilancio), Comcast Corp (CMCSA Nasdaq bilancio), Intel, Google (GOOG Nasdaq bilancio) e Yahoo (Yhoo Nasdaq bilancio).

Purtroppo spesso questo lato dei confronti fra i vari candidati viene spesso oscurato dai media e dai canali televisivi in quanto la parte del leone la fanno le solite tematiche: la guerra in Iraq, il proseguimento della guerra al terrorismo e il risanamento economico.
Bush e il suo staff governativo (incarichi governativi, appartenenza ai vari C.d.A., aziende finanziatrici ecc.) mi hanno insegnato tantissimo su dove e su cosa andare ad investire in caso di vittoria di questo o quel candidato.

Elezioni presidenziali USA 2008

Seguo con particolare interesse i programmi e gli incontri pubblici effettuati dai vari candidati alle elezioni presidenziali americane dell'anno prossimo.
Durante la fase delle “primarie” tutti i candidati hanno pubblicizzato i loro programmi elettorali, ma per la prima volta in assoluto i vari protagonisti hanno cercato di “reperire fondi” a sostegno della loro politica (eufemismo per dire battere cassa) presso svariate aziende tecnologiche ubicate negli “States” e durante i loro spostamenti hanno fatto numerose e frequenti deviazioni sia a Silicon Valley sia presso le principali aziende del settore ove hanno sostenuto numerosi incontri pubblici.
Leggendo su media statunitensi appare subito evidente una grossa anomalia nei finanziamenti elargiti dalle varie imprese a favore dei candidati; facendo un raffronto con i primi sei mesi della campagna elettorale dell'anno 2000 e 2004 solo l'industria dei PC ha aumentato le sovvenzioni da 1,2 milioni di $ (anno 2000 e 2004) ai 2,2 milioni di $ dei primi sei mesi del 2007.
I candidati, in cambio, con metodologie diverse sosterranno le “richieste” delle industrie tecnologiche, e de facto, se eletti (li è un altro pianeta se prometti o mantieni o sei finito), aumenteranno i fondi federali a favore della ricerca e sviluppo, favoriranno l'innalzamento culturale dei lavoratori stranieri, mediante stanziamenti amplieranno la velocità di internet per creare nuove possibilità per il mercato “hardware” e dei servizi “on line”; ma soprattutto inaspriranno le sanzioni economiche a tutela dei brevetti aziendali americani in Cina e sosterranno la revisione delle leggi a tutela dei brevetti, delle procedure e la durata dei processi per violazione dei “diritti d'autore”.
La senatrice Clinton ha proposto di creare un fondo monetario governativo di 50 bilioni di dollari per favorire la ricerca di nuove tecnologie e per lo sviluppo di energie alternative; contestualmente richiede l'aumento del budget da destinare a progetti esplorativi di ricerca ad “alto rischio”, favorendo la collaborazione tra le aziende di computer biotecnologie e nanotecnologie; Romney sostiene che gli Stati Uniti hanno necessità di investire ingenti somme nelle nuove tecnologie per la produzione di energia mediante nanotecnologie e la creazione di nuovi materiali industriali.
L'assegnazione di maggiori fondi governativi a sostegno della ricerca scientifica è una delle maggiori priorità richieste dalla Microsoft (MSFT Nasdaq bilancio) Hewlett-Packard (HPQ Nyse bilancio) Intel (INTC Nasdaq bilancio) ed altre aziende minori le quali traggono vantaggio dal mercato generato dalle innovazioni.


Segue....

martedì 2 ottobre 2007

Mi scuso per l'essenza ma impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano da casa; dovrò decidermi se iniziare ad utilizzare i vari internet point o comprare una scheda di rete wi-fi compatibile con il sistema mac-osx.
Ora doccia e cena.
PS Ho chiuso la mia posizione su monsanto con ottimo gain, mi accontento.Ho chiuso anche se probabilmente il titolo correrà ancora; dal mio punto di vista i multipli alle quotazioni attuali sono troppo alti e anche se le buone notizie per la società non sono finite va bene così (la comunità europea autorizzerà la coltivazione di mais transgenico prodotto dalla Monsanto).
Ora seguo alcuni titoli minerari tra cui Cameco ma aspetto nuovi eventi è presto per prendere decisioni. a domani!