Continuo il discorso iniziato nello scorso mese di gennaio, parlando di energie altenative. Purtroppo, mio malgrado, mi trovo costretto a citare titoli d’oltre oceano in quanto qui nel nostro mercato non vi è nulla che tratti tali tipi di energia. Ometto volutamente di scrivere sull’energia eolica in quanto con la nostra legislazione è praticamente impossibile o quasi realizzare qualsiasi tipo di impianto (vedasi dicitura “impatto ambientale”). Chi opera sul mercato americano e legge un po di stampa specializzata sa che diversi governatori e il governo centrale hanno stanziato parecchi milioni di dollari per la ricerca e sviluppo di fonti di energia alternative in modo da dover diminuire, progressivamente e gradualmente, la dipendenza dal petrolio. Molto interessante nello specifico lo sviluppo delle “celle solari”; è di ottobre-novembre la notizia che alcuni ricercatori americani hanno sviluppato una tecnologia “platica” in grado di sostituire gli attuali modelli in silcio molto costosi e di difficile produzione a causa del montaggio/assemblaggio a temperature molto elevate (dai 400° ai 1400°), riuscendo ad abbattere in maniera drastica i costi di produzione e rendendo estremamente interessante il rapporto costo-produttività. L’azienda (Nanosolar) che produce queste pellicole non è quotata in borsa ma ha una “compartecipazione” esclusiva e non accetta nuovi capitali (Google ad esempio partecipa con un capitale di 75 milioni di $). L’idea se sviluppata adeguatamente potrebbe rivoluzionare l’intero settore; attualmente si hanno dei grossi problemi causati primo dalla produzione su larga scala di queste pellicole e secondo dal processo disgregativo delle stesse. Interessanti per un investimento di lungo periodo (anche se attualmente quasi tutti questi titoli sono a ridosso di brekkature e con la borsa a questi livelli ne sconsiglio vivamente un eventuale ingresso) anche le aziende concorrenti specializzate nella costruzione di pile solari tradizionali: BPSolar (Nyse BP), Kyocera (Nyse KYO), Sun Tech Power (Nyse STP). Attenzione perché se non si usano le dovute precauzioni spesso con il sole ci si può scottare.
giovedì 15 febbraio 2007
Energie alternative
Continuo il discorso iniziato nello scorso mese di gennaio, parlando di energie altenative. Purtroppo, mio malgrado, mi trovo costretto a citare titoli d’oltre oceano in quanto qui nel nostro mercato non vi è nulla che tratti tali tipi di energia. Ometto volutamente di scrivere sull’energia eolica in quanto con la nostra legislazione è praticamente impossibile o quasi realizzare qualsiasi tipo di impianto (vedasi dicitura “impatto ambientale”). Chi opera sul mercato americano e legge un po di stampa specializzata sa che diversi governatori e il governo centrale hanno stanziato parecchi milioni di dollari per la ricerca e sviluppo di fonti di energia alternative in modo da dover diminuire, progressivamente e gradualmente, la dipendenza dal petrolio. Molto interessante nello specifico lo sviluppo delle “celle solari”; è di ottobre-novembre la notizia che alcuni ricercatori americani hanno sviluppato una tecnologia “platica” in grado di sostituire gli attuali modelli in silcio molto costosi e di difficile produzione a causa del montaggio/assemblaggio a temperature molto elevate (dai 400° ai 1400°), riuscendo ad abbattere in maniera drastica i costi di produzione e rendendo estremamente interessante il rapporto costo-produttività. L’azienda (Nanosolar) che produce queste pellicole non è quotata in borsa ma ha una “compartecipazione” esclusiva e non accetta nuovi capitali (Google ad esempio partecipa con un capitale di 75 milioni di $). L’idea se sviluppata adeguatamente potrebbe rivoluzionare l’intero settore; attualmente si hanno dei grossi problemi causati primo dalla produzione su larga scala di queste pellicole e secondo dal processo disgregativo delle stesse. Interessanti per un investimento di lungo periodo (anche se attualmente quasi tutti questi titoli sono a ridosso di brekkature e con la borsa a questi livelli ne sconsiglio vivamente un eventuale ingresso) anche le aziende concorrenti specializzate nella costruzione di pile solari tradizionali: BPSolar (Nyse BP), Kyocera (Nyse KYO), Sun Tech Power (Nyse STP). Attenzione perché se non si usano le dovute precauzioni spesso con il sole ci si può scottare.
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