giovedì 22 marzo 2007

Stampa libera o censura di Stato?

Qualche mese fa fu annunciato un servizio delle “Iene” sulla droga (Cocaina) a Montecitorio; immediatamente venne censurato con tempistiche da record mondiale (e si si intaccava la sfera privata di chi pensa al nostro benessere). In fondo vedere un “tossico” che si inietta eroina ormai non interessa più a nessuno; dunque trasmettiamolo liberamente (il disgraziato che si fa la dose quotidiana ovviamente) tanto viviamo in un paese democratico e vanno mostrate anche le cose tristi (servizi chiamati in gergo coccodrilli).
Ben vengano le tette della Ferilli (mi scuso se la cito) o il sedere di qualche top model; fa sempre piacere vedere le grazie statuarie di belle figliole; ancora più avvincente poi è conoscere pubblicamente i vari pettegolezzi sulla loro vita privata, le loro storie affettive, sia vere che presunte tali; la goduria poi è totale se vengono pure pubblicate le intercettazioni telefoniche ben dettagliate di particolari piccanti.
E poi toccò alla politica; antefatto: una storiella romana iniziata in una serata estiva; ingredienti la canicola, un fotografo, un politico con vizietti particolari e qualche scatto malandrino.
E' stato “immortalato” il portavoce del presidente del consiglio durante un “puttan-tour”, anzi meglio chiamarlo con il suo vero nome cioè un “trans-tour”.
Il “trans” è decisamente ora più di moda; iniziò per primo tale “Lapo” rampollo di famiglia “bene” contagiando con questa nuova moda l'alta società e la politica. Osservo Luxuria e rimpiango decisamente i tempi delle porno star in parlamento: Cicciolina è sempre stato un mio mito, in fondo è stata l'unica politicante a prenderlo e mai e a metterlo dove non batte il sole. Comunque ogni persona ha i suoi gusti e mi sento un po tagliato fuori, sono all'antica, cerco la patata, i biscotti non mi sono mai piaciuti.
Che tristezza vedere come questi scalzacani di politici con che celerità hanno cercato di tamponare il tutto emanando un decreto legge per la tutela della loro (e ribadisco loro) vita privata scomodando a tempo di record pure il garante della privacy.
Vedere la foto di un politico che carica il trans in macchina è da censurare a tutti costi, vedere invece le prostitute battere sui marciapiedi è normalità e dunque non sono da tutelare, in fondo queste ultime sono solo schiave dei vari magnaccia quindi chissenefrega, fatti loro.
La legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per legge.

1 commento:

Zener1992 ha detto...

sacrosante parole: è anche per questi motivi che mi astengo da tempo al voto.
eppoi senza il pathos per un partito politico si vive meglio: si può parlare male di tutti.
Zener