In un clima recessivo i consumi cambiano, e i supermercati possono diventare degli ottimi indicatori per chi vuole vedere in quale settore investire.
Esempio banale ma che rende l’idea è osservare come un italiano medio grazie al caro vita modifica le proprie abitudini alimentari, sostituisce la classica fettina con il più economico wurstel, sostituisce il prodotto di marca con quello sconosciuto, compra sempre meno pesce fresco a vantaggio di quello surgelato molto più economico.
Le grandi catene di distribuzione attirano sempre più clienti e i discount alimentari sono in aumento.
Oltreoceano hanno abitudini alimentari diverse dalle nostre; lì la prima colazione è fondamentale e non un optional come da noi, lì il pranzo li è uno spizzico qui una gioia dei sensi. In pratica all’estero hanno il concetto che mangiano per vivere e non vivono per mangiare come da noi.
Le principali aziende alimentari sentono comunque i segni della crisi e hanno già modificato le loro strategie operative per cercare di mantenere i profitti elevati a scapito dell’aumento dei costi delle materie prime (alimentari in generis).
Archer-Daniels-Midland (ADM) azienda che trasforma i raccolti agricoli in ingredienti per alimenti, ingredienti per mangimi, combustibili rinnovabili e alternative naturali ai prodotti chimici industriali. L’azienda attualmente ha margini di utile sempre più risicati nel settore di produttivo dell’etanolo e in atto vi è un ripensamento di strategie operative. Ciccando qui potete scaricare l’ultima trimestrale in formato pdf.
Bunge Ltd (BG) azienda agricola-alimentare attiva in tre settori il primo stoccaggio vendita e trasporto di prodotti alimentari di base, il secondo produce e fornisce fertilizzanti il terzo lavorazione e produzione e distribuzione di oli alimentari prevalentemente mais e soia, margarine e maionese. Gli utili maggiori dell’azienda si concentrano sul settore fertilizzanti qui potere trovare notizie finanziarie.
ConAgra’s Foods (CAG) azienda di prodotti alimentari preconfezionati ha recentemente venuto il suo segmento di trading sulle commodity per concentrarsi esclusivamente sulla produzione di cibi preconfezionati realizzando una forte plusvalenza.
Qui potere scaricare l’annual report 2007, e qui altre news finanziarie.
General Mills (GIS) produce i più svariati prodotti alimentari confezionati dai cereali allo yogurt ai surgelati; la sua strategia di mercato consiste nel tagliare i costi di produzione riducendone le pezzature e le forme, anziché avere 40 forme differenti di biscotti le ridurrà a 10 e poi a 3, aumentando contestualmente la qualità dei prodotti mediante nuove varietà di sapori. L’effetto revisionale di questa strategia prevede un risparmio sui costi di produzione di circa 1 milione di $. Qui potete leggere la trimestrale di marzo.
Sara Lee (SLE) azienda di beni di consumo, produce una vasta gamma di prodotti imbustati sia freschi che congelati dal sapone (proprietaria del marchio Badedas) alle scarpe, al caffè, al pane alle salse per hot dog ai prodotti alimentari per l’infanzia. Fra le aziende finora citate è una di quelle maggiormente in crisi; nel
Kellogg’s (K) azienda alimentare specializzata in produzione di alimenti a base di cereali, malgrado l’aumento dei prezzi della materia prima prevede, per la tipologia dei loro prodotti, utili in linea con le attese grazie anche all’esportazione di prodotti. Qui notizie finanziarie.
Kraft (KFT) altra multinazione specializzata nella produzioni di beni di consumo alimentari. Ha un buon flusso di cassa che permette alla società di reinvestire su se stessa e distribuire dividendi interessanti agli azionisti; il fondo BRKA ha una partecipazione dell’8% vi è in atto un forte buy back azionario. Qui notizie finanziarie.
Lascia volutamente per ultimo il comparto “produttori di carni” in quanto attualmente è quello più in difficoltà.
L’elevato costo dei mangimi ha ridotto notevolmente i margini di guadagno sui prodotti e la riduzione dei consumi di carne a causa sei prezzi elevati ha messo in crisi l’intero settore; le principali aziende hanno quasi tutte ridotto drasticamente la produzione e alcune hanno anche dovuto ridurre drasticamente il personale. Al momento l’unica ancora di salvezza è l’esportazione verso i paesi oltreoceano dove grazie alla debolezza del dollaro i loro prodotto risultano competitivi.
Tyson Foods Inc (TSN) azienda alimentare attiva nella produzione, distribuzione commercializzazione di preparazioni alimentari di carni di pollo, manzo e maiale. Qui il bilancio annuale e qui notizie finanziarie.
Smithfield Foods (SFD), azienda specializzata nell’allevamento, preparazione elaborazione e distribuzione di carni suine e bovine. SFD commercializza e vende i suoi prodotti attraverso una rete di borker indipendenti, punta molto sul commercio estero a causa della vistosa contrazione dei consumi interni. Qui nella sezione Investor information potete trovare notizie e bilanci.
3 commenti:
alby tutto bene ma manca l'azienda del futuro, impegnata nel settore biologico con prodotti di primaria qualità: olio e vino.
parlo della L&L spa ;-)))))
Verissimo!!! Se riesco lo vedo domenica.
bellissimo post!
Posta un commento