Chi usa il PC non solo per lavoro ma anche per il tempo libero, avrà notato che le componenti hardware (in sostenza quello che c’è dentro il “guscio” metallico del PC) si stanno radicalmente modificando. Se siete patiti o avete figli che usano videogiochi dell’ultima generazione (ovvero quelli con grafica a 3D) dovrete spesso aggiornare la macchina e mettere mano al portafoglio per cambiare le schede grafiche con frequenza quasi annuale. La scheda grafica è fra gli elementi più costosi di un PC, e spesso ha prezzi non alla portata di tutti; i principali produttori di schede grafiche sono l’ATI e l’nVidia (solo per citare le più note e diffuse), e servono in sostanza a risparmiare la memoria centrale del computer utilizzandone una propria a vantaggio della prestazione complessiva della macchina. I nuovi software (i programmi) tra cui il nuovo Vista della Microsoft da oggi in vendita anche in Italia, tengono conto di questa necessità, per cui il settore delle schede video è in fermento. AMD, il secondo produttore mondiale di microprocessori, sta portando a termine a termine l’acquisto di ATI facendo sì che queste periferiche (schede grafiche) possano essere prodotte direttamente da AMD favorendo così una radicale diminuzione dei costi a vantaggio dell’azienda (il consumatore palesemente sempre dopo). Settore processori; il dual core prodotto dalla Intel ha raggiunto, nonostante le difficoltà iniziali, livelli standard di sicurezza e stabilità notevoli, ha enormi possibilità incrementare lo sviluppo e la ricerca; la partnership commerciale con Apple e Sony garantisce una facies di clientela medio alta; analogamente per la facies economica medio bassa il turion 64 X2 prodotto dalla concorrente AMD ha le stesse possibilità di sviluppo; quest’ultima inoltre ha stretto rapporti commerciali con la Fujitsu-Simens e Asus per l’utilizzo di questi processori su PC portatili. Settore Software (i programmi): in fase di stallo – regressione; esempio l’ antivirus per PC il Norton ha fatto una politica aziendale disastrosa, nella prima parte dell’anno trascorso l’azienda ha avuto parecchi problemi causati da un bug del noto programma antivirale con cui solo le macchine utilizzatrici dello stesso venivano infettate; ha de facto troppa concorrenza e anche di altissima qualità esempio programmi antivirus vari denominati “open source” gratuiti e decisamente migliori come gestione-praticità; inoltre finché la Norton persiste nel mantenere la politica del far pagare alla clientela domestica “di tutto e di più” questa azienda avrà una grossa migrazione dei propri clienti verso altre ditte a discapito degli utili. Altro fattore da non sottovalutare è il radicale cambiamento di comportamento della popolazione e le abitudini di uso - consumo. Fino a 2-3 anni fa vi era l’abitudine di comprare PC nuovi, di cambiare schede madri, aumentare le ram insomma spendere dei soldini dietro a queste macchine, seguendo pari passo l’evoluzione tecnologica. In questo periodo sia in area euro sia in area dollaro si sta vivendo una fortissima contrazione dei consumi, il potere d’acquisto di entrambe le valute è notevolmente sceso e la famiglie preferiscono spendere soldi su altri oggetti – beni più versatili. Nello specifico ad uno sviluppo di tecnologia deve necessariamente corrispondere un notevole calo dei prezzi, per cui comprare oggi a 100 per avere un Home PC che fra 6 mesi costa 60 con prestazioni di poco maggiorate (perlomeno l’utente abituale non si accorge della differenza) non ha senso e la gente lo percepisce. La spesa familiare da questo settore (PC per uso domestico) si sta dirottando verso altra tipologia di consumo. Riprova di ciò è che con l’abbattimento dei prezzi e la maggiore versatilità (ovvero non servono solo per giocare) delle varie PS2 - PS3 (Playstation) Game Cube e X Box stanno incrementando le vendite. La sostanziale diffrenza fra l’abbattimento dei costi e utili resi da PC e PS2 (e macchine ludiche similari) sta nel costo della progettazione - sviluppo; i primi (cioè i PC e le componenti Hardware) hanno alti costi di ricerca e sviluppo, hanno una fortissima concorrenza per cui il produttore deve necessariamente vendere con scarsi margini di guadagno, le seconde hanno solo dei gran restyling e aggiustamenti per cui le aziende produttrici riescono a produrre più utili malgrado il calo di prezzo alla vendita (costi di ricerca già amortizzati).
martedì 30 gennaio 2007
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