Strombazzata dalla maggior parte dei telegiornali e delle varie agenzie di stampa la notizia che le ferrovie dello stato hanno iniziato i controlli “anti evasione” (cioè a multare chi è senza biglietto) sui treni; lodevole iniziativa, era ora, peccato che la realtà è tutta un’altra cosa. Durante il servizio alcuni media hanno indugiato con le riprese su una signora sorridente che sì è beccata 25 euro o poco più di multa per non aver “obliterato” (bello questo termine arcaico, ma non è più semplice dire timbrare?) il biglietto; durante la ripresa televisivia mentre il cameramen “putacaso” riprendeva la scena dell’accertamento dell’infrazione la signora era felice e giuliva (io sare incazzato come una vipera) e come da copione nel servizio la signora proferiva la classica frase “mi sono dimenticata di timbrarlo”. I miracoli però nel servizio erano ben lungi dall’essere finiti: il treno era con i posti a sedere liberi ma cosa ancora più sorprendente era pulito e senza ombra di dubbio sarà anche arrivato in orario. Il servizio è terminato con un’apoteosi di lodi all’iniziativa da parte di utenti sorridenti e spensierati. La realtà è tutta un’altra cosa treni sporchi, spesso infestati da zecche e altri simpatici animaletti, perennemente in ritardo e pieni di persone pigiate come sardine. Vorrei anche sapere cosa ne pensano delle qualità del servizio offerto dalle nostre ferrovie i pendolari, esempio quelli delle Ferrovie Nord di Milano o quelli liguri o di altre regioni che stranamente non vengono mai intervistati; vorrei poi che qualche anima pia mi spiegasse come mai ad un italiano vanno a contare anche i peli nel sedere fino a pignorarli la casa se non paga una contravvezione mentre ad un extracomunirio stranamente o non vengono fatte (le contravvenzioni) e anche se vengono fatte questi non le pagano mai.
martedì 16 gennaio 2007
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1 commento:
hai proprio ragione questo e uno stato debole con i forti e forte con i deboli....
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