mercoledì 29 agosto 2007

Energie alternative: riciclo dell’anidride carbonica.

Il protocollo di Kioto prevede di operare una riduzione delle emissioni inquinanti tra cui il biossido di carbonio ed altri 5 gas serra in misura non inferiore al 5,2% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 a partire dal quadriennio 2008-2012.
Per ottenere questo obbiettivo è data facoltà agli stati ratificatori di ricorrere a dei “meccanismi di mercato” ovvero “massimizzare le riduzioni di gas serra a parità di investimento”.
Alcune fra le principali aziende energetiche, attirate dai fiumi di denaro che gli stati centrali elargiscono come sovvenzioni per progetti pilota, iniziano ad effettuare sperimentazioni per testare costi e fattibilità tecniche nello stoccaggio e riciclo dell’anidride carbonica.
Nel corrente anno gli stanziamenti per la ricerca emessi dai vari stati, sono aumentati del 27%.
Lo stoccaggio geologico del CO2 (Anidride Carbonica) consiste in pratica di rispedire al mittente, cioè nel sottosuolo l’anidride prodotta dalla lavorazione e combustione del petrolio e dei suoi derivati.
Statoil asa (STO Nyse), posseduta al 70% dal governo norvegese, re-inietta nel sottosuolo la CO2 presente dal gas estratto dai giacimenti separandolo durante la raffinazione; questo processo favorisce una iper produzione di gas naturale e contestualmente fa risparmiare alla società 125.000 $ al giorno di “carbon tax” .
Encana (ECA Nyse) e utilizza anidride carbonica mediante pompaggio in giacimenti petroliferi “maturi” facendo si che diminuisca la viscosità del greggio e ne aumenti la produttività grazie alla maggiore liquidità; Denbury (DNR Nyse) utilizza questa tecnologia in giacimenti attivi.
Un'altra maniera di impiegare la CO2 consiste nel suo utilizzo per produrre gas dal carbone e o da idrocarburi di scarto.
Peabody Energy (BTU Nyse) il più grande produttore di carbone statunitense utilizza un brevetto Rentek iniettando CO2 in giacimenti minerari di carbone non sfruttabili minerariamente ottenendo metano; Rentech (RTK Nyse) sviluppa e commercializza progetti che trasformano idrocarburi quali scarti di produzione-estrazione in combustibili e prodotti chimici “puliti”.

2 commenti:

LL ha detto...

speriamo sia il futuro, per intanto però il vecchio fà sempre piuttosto bene

ps: ci sei stasera contro l'hajduk?

Alla Scoperta ha detto...

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