Nulla di nuovo sotto il sole, è ripartito il campionato, nulla è cambiato; le grandi sono sempre le grandi e possono permettersi giocatori migliori grazie al loro potere economico; le provinciali sono sempre piccole e tirano a campare arrabattandosi alla meglio; gli arbitri sempre di qualità scadente e purtroppo spesso determinanti ai fini dei risultati.
L'attenzione mediatica, e di riflesso i proventi televisivi, solo solo per le big.
Siamo alla prima ma non si parla di problemi seri del marcio che ruota attorno all'ambiente calcio dove ad esempio un giocatore guadagna cifre astronomiche per tirare quattro pallonate, viene ulteriormente pagato da emittenti televisive nazionali per partecipare a trasmissioni vecchie monotone e faziose, dove si dicono sempre le stesse cose senza nessuna novità e dove nessuno ha il coraggio di dire la verità e quello che pensa.
Il nuovo scandalo televisivo, e la conseguente gogna mediatica, il cui unico scopo è distogliere la gente dai veri problemi di un pallone malato è un gran calcione tirato nel deretano di un allenatore, gesto sicuramente sbagliato ma nessuno che si sia chiesto perché si arrivi a tanto cosa c'è sotto.
I problemi rimangono: esigenze televisive di “money” fanno giocare partite contro qualsiasi logica e buonsenso in catini con 40° di temperatura; stadi interdetti a tifoserie avversarie e soprattutto tanti tantissimi soldi solo per 5 squadre, il resto solo briciole e fame.
Ma noi siamo un popolo di allenatori ....del lunedì.
1 commento:
bell'articolo alby!
fai conto che mentre le big prendono circa 100 solo di diritti pay-tv la samp considerata di fascia media becca meno di 20; figuriamoci le piccole...
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